Ogni cosa gravosa va sopportata, per conseguire la vita eterna – Imitazione di Cristo – L III Cap. XLVII


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O figlio, non lasciarti sopraffare dai compiti che
ti sei assunto per amor mio; non lasciarti mai
abbattere dalle tribolazioni.

In ogni evenienza ti dia, invece, forza e
consolazione la mia promessa;
ché io ben so ripagare al di là di qualsiasi
limite e misura. Non durerà a lungo la tua
sofferenza quaggiù; non continuerà per
sempre il peso dei tuoi dolori.

Attendi un poco, e li vedrai finire d’un tratto,
questi dolori; verrà il momento in cui fatiche
ed agitazioni cesseranno. E’ poca cosa, e dura
poco, tutto ciò che passa con questa vita. Fa
quel che devi; lavora fedelmente nella mia vigna:
io stesso sarò la tua ricompensa.

Scrivi, leggi, canta, piangi, taci, prega,
sopporta virilmente le avversità: premio
a tutto questo, alle più grandi lotte, è la
vita eterna. Sarà pace, in quell’ora che sa
il Signore. E non ci sarà giorno e notte,
come adesso, ma perpetua luce, chiarità
infinita, pace ferma e sicura tranquillità.

Allora non dirai: “chi mi libererà da questo
corpo di morte?” (Rm 7,24); e non esclamerai
“ohimé!, quanto si prolunga questo mio stare
quaggiù” (Sal 119,5). Ché la morte sarà
annientata e vi sarà piena salvezza, senza
ombra di angustia; e, intorno a te, una gioia
beata, una soave schiera gloriosa.

Oh!, se tu vedessi il premio eterno che
ricevono i santi in cielo; se tu vedessi
di quanta gloria esultano ora, essi che
un tempo erano ritenuti spregevoli e
quasi immeritevoli di vivere, per certo,
ti getteresti subito a terra, preferendo
essere inferiore a tutti, piuttosto che
eccellere anche su di un solo;

non desidereresti giorni lieti in questa
vita, godendo piuttosto delle tribolazioni
sopportate per amore di Dio,;

infine crederesti che il guadagno più
grande consiste nell’essere considerato
un nulla tra gli uomini. Oh!, se queste
cose avessero un gusto per te e ti
scendessero nel profondo del cuore,
come oseresti fare anche il più piccolo
lamento?

Forse che, per la vita eterna, non si deve
sopportare ogni tribolazione? Non è cosa
di poco conto, perdere o guadagnare il
regno di Dio. Alza, dunque, il tuo sguardo
al cielo: eccomi, insieme a tutti i miei
santi, i quali sopportano grandi lotte,
nella vita di quaggiù.

Ora essi sono nella gioia, ricevono
consolazione, stanno nella serenità,
nella pace e nel riposo. E resteranno
con me nel regno del Padre mio, per
sempre.

Quiet di Audionautix è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)
Artista: http://audionautix.com

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Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore!