La via maestra della Santa Croce – Quarta Parte – Imitazione di Cristo – Libro II Cap. XII


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Quanto più la carne è prostrata da qualche
afflizione, tanto più lo spirito si rafforza per
la grazia interiore.

Anzi, talvolta, per amore di conformarsi alla
croce di Cristo, uno si rafforza talmente, nel
desiderare tribolazioni e avversità, da non voler
essere privato del dolore e dell’afflizione giacché si
sente tanto più accetto a Dio quanto più numerosi
e gravosi sono i mali che può sopportare Cristo.

Non che ciò avvenga per forza umana, ma per
la grazia di Cristo; la quale tanto può e tanto fa,
nella nostra fragile carne, da farle affrontare ed
amare con fervore di spirito ciò che, per natura,
essa fugge e abortisce.

Non è secondo la natura umana portare e
amare la croce, castigare il corpo e ridurlo
in schiavitù, fuggire gli onori, sopportare
lietamente le ingiurie, disprezzare se stesso e
desiderare di essere disprezzato; infine, soffrire
avversità e patimenti, senza desiderare, in alcun
modo, che le cose vadano bene quaggiù.

Se guardi alle tue forze, non potresti far nulla
di tutto questo.

Ma se poni la tua fiducia in Dio, ti verrà forza
dal cielo, e saranno sottomessi al tuo comando
il mondo e la carne. E neppure avrai a temere
il diavolo nemico, se sarai armato di fede e
porterai per insegna la croce di Cristo.

Disponiti dunque, da valoroso e fedele servo
di Cristo, a portare virilmente la croce del tuo
Signore, crocefisso per amor tuo.

Preparati a dover sopportare molte avversità e
molti inconvenienti, in questa misera vita. Così
sarà infatti per te, dovunque tu sia; questo, in
realtà, troverai, dovunque tu ti nasconda.

Ed è una necessità che le cose stiano così. Non
c’è rimedio o scappatoia dalla tribolazione, dal
male o dal dolore, fuor di questo, che tu li sopporti.

Se vuoi essere amico del Signore ed essergli
compagno, bevi avidamente il suo calice. Quanto
alle consolazioni, rimettiti a Dio: faccia lui, con
queste, come meglio gli piacerà.

Ma, da parte tua, disponiti a sopportare le
tribolazioni, considerandole come le consolazioni
più grandi; giacché “i patimenti di questa nostra vita
terrena”, anche se tu li dovessi, da solo, sopportare
tutti, “non sono nnulla a confronto della conquista
della gloria futura” (Rm 8,18).

Quiet di Audionautix è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)
Artista: http://audionautix.com/

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Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore!